mercoledì 25 maggio 2011

incredibile!!! Un disastro scampato per un soffio

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Reazione dell'acqua a -30 gradi

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perché... ogni tanto arrossiamo?

Condividi l' articolo su Facebook Arrossire è un comportamento tipicamente umano, del tutto involontario. In genere si tratta di un’esperienza che le persone vivono con un certo imbarazzo e che desiderano, in tutti i modi, evitare. 

A volte tuttavia, proprio questo desiderio può scatenare una notevole ansia e portare ad un aggravamento del sintomo, a causa dell’eccessiva attenzione rivolta a sé stessi: in questo caso si parla di EREUTOFOBIA.

La tendenza ad arrossire è ereditaria ed è ereditario perfino il modo di arrossire : solo sulle guance, su tutto il viso, sul collo, sulle orecchie ecc. La sensazione della persona che arrossisce è quella di un crescendo di calore che improvvisamente sale sul viso e poi interessa tutto il corpo. 

La pelle del viso può arrossire anche per cause diverse dalla vergogna o dalla timidezza, ad esempio per rabbia, temperatura esterna eccessivamente alta, febbre, come effetto dell’alcool ecc., ma sono dei rossori diversi, più duraturi, meno intensi. Durante la fase di arrossamento della pelle del viso la persona tende ad evitare lo sguardo altrui, anche girando la faccia verso un’altra direzione, o addirittura andandosene.

Perché... alcune persone hanno la "r" moscia?

Condividi l' articolo su Facebook La pronuncia scorretta del fonema (ovvero del suono) “r” ha due tipi di origine. La prima è l’inflessione dominante nella zona di origine: per esempio, nelle zone del parmense e dell’alessandrino il fonema “r” risente di influenze dialettali e viene trasmesso e appreso in modo non corretto. Diverso è il caso della “r” gutturale, la cosiddetta “r” moscia. Questo disturbo fonologico è dovuto a una difficoltà di motilità (cioè capacità di movimento) dell’articolazione della lingua. 

martedì 24 maggio 2011

Perché... brindiamo facendo scontrare i bicchieri?

Condividi l' articolo su Facebook Al tempo dei cavalieri spesso si temeva di poter essere avvelenati dalla persona con cui si beveva. Pertanto nel momento in cui una persona offriva da bere ad un'altra, prima di portare il contenuto del bicchiere alla bocca, chi partecipava al brindisi faceva in modo che i bicchieri picchiassero fragorosamente tra di loro, tanto da consentire lo scambio di gocce di vino tra gli stessi. Questo consentiva di vincere la diffidenza verso chi stava offrendo da bere e tranquillizzare tutti i presenti, dal momento che il contenuto dei boccali si poteva ritenere non avvelenato.

Perché...per scacciare il malocchio si usa "toccare ferro"?

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Sin dall’antichità,  in molte parti del mondo, il ferro era considerato tra gli elementi con grande valenza magica, motivo per cui si usava toccarlo come gesto scaramantico.
All’origine di questa credenza ci sono diverse sue caratteristiche, vere o presunte: è stato uno dei primi metalli lavorati dell’uomo e viene estratto dalle viscere della terra, di cui è considerato figlio.
La sua durezza lo rende uno scudo ideale contro il pericolo.
Per esempio nell’antichità, in Valsassina, borchie battenti di ferro venivano posti sulle porte per scacciare l’orso che incarnava il male. Anche altri oggetti in ferro sono considerati amuleti.
Uno di questi il ferro di cavallo, che unisce le proprietà del metallo di cui è fatto alla forma a mezzaluna, simbolo legato a diverse divinità sia della cultura occidentale sia orientale.
Il ferro tuttavia non è considerato solo un portafortuna. Nelle antiche religioni africane, il fatto che sia un tramite tra elementi con grande potere magico gli dà una doppia valenza di avversario e strumento del male stesso.

Perché.. molti salvadanai sono a forma di maiale?

Condividi l' articolo su Facebook Il maiale è da secoli simbolo di fortuna e abbondanza e, soprattutto, è una delle più antiche risorse alimentari dell'umanità: pare che i cinesi lo allevassero già 7000 anni prima di Cristo, mentre gli antichi romani, i cui eserciti si nutrivano di prosciutto crudo (capace di conservarsi a lungo), ne apprezzavano le salsicce. 
Fino a qualche decennio fa, questo animale costitutiva per molte famiglie contadine una abbondante riserva di carne e grasso per combattere il freddo e la fatica (non a caso, fino ai primi del '900, lardo e strutto costavano più del prosciutto e della carne), ma anche una risorsa da utilizzare come merce di scambio in caso di improvvisa necessità economica. Proprio da questa consuetudine è nata, forse tra il XVIII e il XIX secolo, la tradizione di dare ai salvadanai l'aspetto di un maialetto in coccio (metafora di lungimiranza e parsimonia), da rompere o sacrificare per soddisfare un desiderio, organizzare una festa o fare fronte a un'emergenza.

Perché... i vestiti di uomo e donna hanno abbottonature diverse?

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Gli uomini cominciarono a usare i bottoni nel Medioevo, di solito cuciti sulla parte destra del vestito: potevano così sbottonarsi più facilmente con la mano sinistra, tenendo libera la destra per l’arma. Le donne, invece, usavano per lo più laccetti o abbottonature senza verso, come i gemelli dei polsini. Nella seconda metà dell’800, quando i bottoni si diffondono anche nel corredo femminile, viene sancita per consuetudine la differenza: gli uomini con la sovrapposizione della parte sinistra del vestito su quella di destra, mentre le donne hanno i bottoni a sinistra.

Perché...la fetta di pane cade sempre dal lato della marmellata?

Condividi l' articolo su Facebook la risposta la fornisce la fisica. E’ una questione di altezza e di grandezze: siccome la fetta viene tenuta in mano da lato della marmellata rivolto verso l’alto a un’altezza media di circa un metro e l’ampiezza della fetta ha di solito un certo tipo di misura, nel momento della caduta non ha la distanza e il tempo di fare una rotazione completa, quindi tocca il suolo dal lato della marmellata.

Perché... sbadigliare è contagioso?

Condividi l' articolo su Facebook Ci sono due motivi per cui sbadigliare è contagioso ed il primo è biologico. Infatti ognuno ha nel cervello un cosidetto attivatore di sbadigli". Questo si attiva ogni qualvolta noi vediamo o sentiamo qualcuno che sbadiglia. Il secondo motivo è dato dal fatto che l'uomo prima viveva in grandi gruppi, paragonabili a dei branchi e allora lo sbadigliare era da intendersi come segnale per andare a dormire

Perché... la nostra voce registrata ci suona cosi diversa?

Condividi l' articolo su Facebook Ma sono davvero io? Questa domanda ce la siamo posta tutti prima o poi riascoltando una registrazione della nostra voce. Infatti l' impressione che ci da è che sia la voce di qualcun altro e non la nostra. Questo fenomeno è dato dal fatto che ognuno di noi è abituato a sentire la propria voce da dentro. La cassa toracica e le ossa del cranio si muovono quando parliamo e le onde causate da questo movimento vanno a raggiungere gli organi dell'udito. L' altra metà dei suoni invece arriva alle orecchie tramite l' aria. Questo mischiarsi di voci interne ed esterne suona per noi sempre in maniera diversa che per le persone che ci circondano. Per queste persone la nostra voce "dal vivo" e quella registrata suonano perfettamente uguali.

Parla per 16 ore al cellulare. Arrestata!

Condividi l' articolo su Facebook LOS ANGELES- Una donna americana, Lakeysha Beard, è stata fatta scendere con la forza da un treno, dopo aver mandato gli altri passeggerisull'orlo di una crisi di nervi. Il motivo? La donna parlava ininterrottamente al telefono da ben 16 ore filate. La vicenda è avvenuta la scorsa settimana sul treno che andava da Los Angeles a Seattle, una tratta lunga circa 18 ore. Sarà per questo che laBeard ha pensato di impiegare quel tempo per chiacchierare con qualche amica al telefono. Così, appena salita sul treno, la 39enne su è attaccata al cellulare, parlando per ore e ore ad alta voce, incurante del fastidio procurato agli altri passeggeri. Oltretutto la carrozza su cui si trovava la donna era una "quiet car" dove è vietato disturbare e parlare al cellulare. Così dopo innumerevoli richieste di chiudere il cellulare o di abbassare il volume della voce, i passeggeri hanno invocato l'aiuto delle forze dell'ordine. Arrivato a Salem, in Oregon, il convoglio è stato fermato e gli agenti sono saliti sul treno e hanno prelevato la 'spiacevole' viaggiatrice, che ha reagito molto male: «Non si può far scendere la gente dal treno perché parla al telefono». Gli agenti hanno prelevato la donna con l'accusa di aver avuto un "comportamento atto a disturbare la quiete pubblica". Se per la Beard è stato un brutto episodio, per gli altri passeggeri è stata una vera e propria liberazione

Da non credere...

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Perché... si dice che rompere uno specchio porti 7 anni di sfortuna?

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Già prima dell’invenzione dello specchio si riteneva che ogni superficie riflettente fosse dotata di proprietà magiche. L’uomo preistorico che vedeva la propria immagine riflessa nell’acqua di un lago o di uno stagno poteva pensare che si trattasse di un altro sé. Di conseguenza, qualunque disturbo arrecato al riflesso poteva significare un pericolo per la propria salute. La credenza si rinforzò con l’arrivo degli specchi: qui, vedendo la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto, diventava anche più facile credere a possibili conseguenze negative. 
Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all’epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.